domenica 8 gennaio 2012

Un passo indietro nel rinascimento: Leonardo Da Vinci


Vico Equense ha ospitato una mostra tutta dedicata a quel genio che è stato Leonardo da Vinci. È stata allestita nei locali del SS. Trinità e Paradiso, al primo piano della struttura.
Ad accoglierci c’era una guida ben preparata, al suo fianco l’autoritratto di Leonardo. Ci ha spiegato il contesto in cui viveva Leonardo e come, essendo figlio illegittimo di un famoso notaio di Firenze, abbia dovuto studiare da autodidatta nella villa del nonno. In seguito ha cominciato a lavorare nella bottega del Verrocchio.
Una delle curiosità che lo riguarda è relativa al suo modo di scrivere: infatti sappiamo che scriveva da destra verso sinistra, e solo con uno specchio riusciamo a leggere ciò che ha scritto. Forse usava questo modo di scrivere perché era un uomo molto riservato. Un’altra curiosità sta nelle sue lettere. Egli si definiva prima di tutto un artigiano, poi un pittore. Era un uomo molto pratico, anche se un gran sognatore, infatti uno dei suoi desideri più vivi era quello di consentire all’uomo di volare. Ma torniamo indietro. Il suo autoritratto è importante perché ci fa capire il modo di disegnare di Leonardo. Il disegno è fatto in sanguigna (uno strumento da disegno, che per il suo colore ricorda quello del sangue), rappresenta lui anziano, non a caso risultano accentuate tutte le rughe intorno ai suoi occhi. Tutto per accentuare lo sguardo, con le pupille non ben delineate, in modo pare ci guardi sempre.
Inoltre abbiamo potuto osservare le numerose macchine da lui ideate, facendo così un tuffo nel passato, nella Firenze del secondo Rinascimento. Tra carrucole, una balestra e un mulino, abbiamo potuto testare noi stessi l’ingegnosità di un uomo che aveva tanta voglia di scoprire cose nuove.
Circa venti macchine sono state riprodotte da artigiani: tutte fatte in legno, corda e cinghia.
Le più interessanti quelle che Leonardo aveva ideato per realizzare il suo sogno: quello di riuscire a far volare l’uomo, come un uccello. Abbiamo potuto osservare un rudimentale paracadute triangolare e dei macchinari che dovevano riprodurre il movimento delle ali degli uccelli.
Abbiamo anche ammirato alcuni disegni fatti dal genio del Rinascimento, che ci mostrano quanto egli ne sapesse in fatto di anatomia umana. La guida ci ha spiegato che una delle sue attività era quella di sezionare i cadaveri (cosa assolutamente proibita dalla chiesa). Dall’osservazione dei corpi sezionati riusciva a capire come fosse fatto il corpo umano. Solo una cosa non comprese: a cosa servisse il cuore. Pensava, infatti, che fosse solo un organo interno che dava calore al corpo.
Nonostante tutto, ancora oggi Leonardo Da Vinci è considerato uno dei geni dell’umanità.
Tutte le sue macchine, tutte le sue invenzioni, sono servite poi in futuro. Fu un vero precursore. Un uomo dotato di grande ingegno, ma soprattutto curioso e assetato di conoscenza.

                                                                                                               Chiara D’Urso IIIG

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