Vico Equense
ha ospitato una mostra tutta dedicata a quel genio che è stato Leonardo da
Vinci. È stata allestita nei locali del SS. Trinità e Paradiso, al primo piano
della struttura.
Ad
accoglierci c’era una guida ben preparata, al suo fianco l’autoritratto di
Leonardo. Ci ha spiegato il contesto in cui viveva Leonardo e come, essendo
figlio illegittimo di un famoso notaio di Firenze, abbia dovuto studiare da
autodidatta nella villa del nonno. In seguito ha cominciato a lavorare nella
bottega del Verrocchio.
Una delle
curiosità che lo riguarda è relativa al suo modo di scrivere: infatti sappiamo
che scriveva da destra verso sinistra, e solo con uno specchio riusciamo a
leggere ciò che ha scritto. Forse usava questo modo di scrivere perché era un
uomo molto riservato. Un’altra curiosità sta nelle sue lettere. Egli si
definiva prima di tutto un artigiano, poi un pittore. Era un uomo molto
pratico, anche se un gran sognatore, infatti uno dei suoi desideri più vivi era
quello di consentire all’uomo di volare. Ma torniamo indietro. Il suo
autoritratto è importante perché ci fa capire il modo di disegnare di Leonardo.
Il disegno è fatto in sanguigna (uno strumento da disegno, che per il suo colore
ricorda quello del sangue), rappresenta lui anziano, non a caso risultano
accentuate tutte le rughe intorno ai suoi occhi. Tutto per accentuare lo
sguardo, con le pupille non ben delineate, in modo pare ci guardi sempre.
Inoltre
abbiamo potuto osservare le numerose macchine da lui ideate, facendo così un
tuffo nel passato, nella Firenze del secondo Rinascimento. Tra carrucole, una
balestra e un mulino, abbiamo potuto testare noi stessi l’ingegnosità di un
uomo che aveva tanta voglia di scoprire cose nuove.
Circa venti macchine sono state riprodotte da artigiani: tutte fatte in legno, corda e cinghia.
Circa venti macchine sono state riprodotte da artigiani: tutte fatte in legno, corda e cinghia.
Le più
interessanti quelle che Leonardo aveva ideato per realizzare il suo sogno:
quello di riuscire a far volare l’uomo, come un uccello. Abbiamo potuto
osservare un rudimentale paracadute triangolare e dei macchinari che dovevano
riprodurre il movimento delle ali degli uccelli.
Abbiamo
anche ammirato alcuni disegni fatti dal genio del Rinascimento, che ci mostrano
quanto egli ne sapesse in fatto di anatomia umana. La guida ci ha spiegato che
una delle sue attività era quella di sezionare i cadaveri (cosa assolutamente
proibita dalla chiesa). Dall’osservazione dei corpi sezionati riusciva a capire
come fosse fatto il corpo umano. Solo una cosa non comprese: a cosa servisse il
cuore. Pensava, infatti, che fosse solo un organo interno che dava calore al
corpo.
Nonostante tutto, ancora oggi Leonardo Da Vinci è considerato uno dei geni dell’umanità.
Nonostante tutto, ancora oggi Leonardo Da Vinci è considerato uno dei geni dell’umanità.
Tutte le sue
macchine, tutte le sue invenzioni, sono servite poi in futuro. Fu un vero
precursore. Un uomo dotato di grande ingegno, ma soprattutto curioso e assetato
di conoscenza.
Chiara D’Urso IIIG
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