La storia di
una lingua è anche storia del "gergo" che, adoperato nella
quotidianità, penetra lentamente nel linguaggio scritto fino ad estendersi ai
generi letterari. La nostra lingua (l'ITALIANO per chi,ancora, non la conosca),
a differenza del latino, che è una lingua "morta", è in continua
evoluzione e presenta ogni giorno nuovi modi di dire.
Il linguaggio gergale esiste per due motivi: il primo è quello di sottolineare la propria appartenenza a un "gruppo", il secondo è di rintracciare modi di dire tali da non essere compresi da chi è estraneo al "gruppo"stesso.
Il linguaggio gergale esiste per due motivi: il primo è quello di sottolineare la propria appartenenza a un "gruppo", il secondo è di rintracciare modi di dire tali da non essere compresi da chi è estraneo al "gruppo"stesso.
L'
"argot" abbraccia tantissime varietà: da quella dei
"militari" a quella dei politici, dei malavitosi, ma soprattutto dei
giovani.
I "modi di dire" dei giovani sono, forse, quelli meno noti agli adulti, ma sono anche quelli in continua e costante evoluzione.
"Errando" per i corridoi del nostro liceo è impossibile non udire termini o espressioni come "PARIATA BRUTTA", "GAS", "SONO AFFONDATO", "CHE SECCHEZZA", "STRIPPARE", "SCLERARE","È NA FEST" e quant'altro!
I "modi di dire" dei giovani sono, forse, quelli meno noti agli adulti, ma sono anche quelli in continua e costante evoluzione.
"Errando" per i corridoi del nostro liceo è impossibile non udire termini o espressioni come "PARIATA BRUTTA", "GAS", "SONO AFFONDATO", "CHE SECCHEZZA", "STRIPPARE", "SCLERARE","È NA FEST" e quant'altro!
Ma cosa si cela dietro queste "criptiche" espressioni?
· "Pariata brutta":
l'espressione è utilizzata per indicare il "fortunato" esito di una
situazione molto scomoda come un'interrogazione che si è riusciti ad a evitare.
Es. "Wa, l'altra volta me la sono pariata proprio brutta di
filosofia!!!".
· "Gas": è una specie
di suffisso che si pone a fine frase, per tradurre un senso di approvazione o
di stupore per una situazione accaduta di recente. Es. "Domani si entra
alla seconda ora, gasss!"
· "Sono affondato/mi
sono imbarcato": è una delle espressioni più ricorrenti nei nostri
corridoi, dal momento che indica il cattivo esito di qualcosa, soprattutto
un'interrogazione o un compito! Es. "Sono affondato proprio di chimica,
mi è arrivata l'e-mail con i voti, ho preso quattro!". "Domani
sono sicuro che ci imbarchiamo tutti di mate, se interroga!".
· "Strippare":
ehm..strippare..beh, vuol dire..ehm..come posso dire..ecco..vuol dire vomitare
perché si sta male con lo stomaco! Es. "Wa, quel Visco è proprio uno
strippone!".
· "Sclerare": è
un infinito presente di prima coniugazione, utilizzato in situazioni
molto dilettevoli in cui ci si può trovare, di solito, in compagnia o anche per
esprimere meraviglia riguardo qualcosa. Es. "Che sclero questo nuovo
gioco sul tuo Galaxy S, fammelo provare!!".
· " È na fest":
espressione usata esclusivamente quando a scuola mancano professori e/o si esce
prima senza preavviso. Es. "Ragazzi, oggi uscite un'ora prima e alla
terza fate sostituzione, quindi fate "i bravi", che mancano la prof.
di mate e quella di inglese." "Wa, sta scol è prop nà fest!".
· "Pariare": è una
espressione gergale usata particolarmente in provincia di Napoli come sinonimo
del verbo "divertirsi". Il verbo non esiste nella lingua italiana, ma
viene molto usato dai giovani per esprimere un divertimento "fine a se
stesso", non erudito, "leggero". Secondo Wikipedia,
"pariare" è un recente neologismo campano (negli anni '80 non
esisteva) con significati differenti:
"Pariare"-"divertirsi", "Pariare addosso../pariare
su.." - "prendere in giro", "pariare con"- spesso
usato nel senso di "baciare". In realtà, il termine pariare nella
lingua napoletana significa “digerire”.
Dulcis in
fundo, "CHE SECCHEZZA":
termine molto in voga ormai al nostro liceo. È stato coniato da Mauro di
Maio nel corso di una lunga, profonda e mistica riflessione filosofica ad Ascea. Non
si conoscono gli "oscuri" motivi che lo hanno portato a pronunciare
queste parole. Il termine dal significato poliedrico viene usato per indicare
azioni, persone o modi di fare squallidi e tristi. Come ci consiglia
Mauro, per farci capire meglio il termine, “Mario
Carità è una persona secca”. La secchezza è davvero,però, qualcosa di
"controverso", e soprattutto soggettivo, ma non potremmo farne a
meno! Contrario dell'essere secchi, non è l'essere grassi.. ma l'essere
"massicci". Es. "Quel Marco De Luca è proprio massiccio, che
charme!"
Il
linguaggio dei giovani può rilevarsi oltre che spassoso anche un utile
strumento per colui che voglia capire l'anima di una generazione, che spesso si
esprime attraverso metafore, in un gioco sottile tra il detto e il sottinteso,
tra il taciuto e il rivelato, così che ogni singolo vocabolo può assumere
significati che oltrepassano i confini della parola stessa.
Marco De Luca IVC
Raffaele Attanasio IVA
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