domenica 8 gennaio 2012

La pausa didattica


Ore 19:30 circa:  il consiglio d’istituto è finito, la pausa didattica obbligatoria è una realtà.
Questo periodo di sospensione, previsto in una delle settimane  pre-natalizie, era sempre stato a discrezione dei docenti il che spesso generava confusione negli alunni.
Da quest’anno, invece, tutto cambia:  i professori non possono più negare questa pausa nel periodo che intercorre tra il 12 e il 17 dicembre.
I docenti non andranno avanti con i programmi, ma si concentreranno sulle attività  di recupero dei ragazzi che presentano lacune e, parallelamente, si dedicheranno al potenziamento delle eccellenze.
Non tutti i professori sono soddisfatti della soluzione pausa didattica, tuttavia, a detta della preside, si tratta di un periodo di super lavoro, in cui gli studenti che presentano carenze in determinate materie dovranno darsi da fare per recuperarle. In più si è pensato anche ad un sistema di tutoraggio secondo cui l’alunno più bravo aiuta quello meno bravo.
Nonostante l’opinione della dirigenza, molti professori restano contrari alla pausa didattica, alcuni sostengono che sia semplicemente inadatta alla propria materia; altri, invece, si schierano nettamente contro, sostenendo l’idea che lo studio abbia bisogno di continuità e che durante la pausa gli studenti tendano a non fare nulla.
Sicuramente la pausa didattica è molto utile per gli studenti, anche se è facile constatare nelle classi una certa aria di leggerezza,specialmente da parte degli alunni che non presentano carenze in nessuna materia. Forse è vero che è vista come una settimana di riposo o forse è solo l’aria natalizia che inizia a farsi sentire.
Una cosa è certa: il modo in cui verrà affrontata la pausa didattica quest’anno sarà molto importante poiché se permarrà la sensazione che gli studenti ne approfittino per non fare nulla la dirigenza potrebbe ricredersi sulla sua necessità.


Riccardo Ruocco II B

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