domenica 8 gennaio 2012

Gli anni '70

Se hai visto e/o letto Arancia Meccanica, se indossi magliette di Che Guevara, se hai seguito tutta la serie di Happy Days, se almeno una volta hai urlato un’ "Adrianaaaa" alla Sylvester Stallone, se definisci il tuo look "punk" , se hai ballato come Stephanie e Tony ne "La febbre del sabato sera", se la tv che guardi ogni giorni è a colori, se la tua chitarra è una Fender Stratocaster, se hai posseduto uno stereo con impianto Hi-Fi, se guidi una Vespa,se conosci a memoria il testo di "Imagine" di John Lennon, se hai giocato con l'allegro chirurgo o con il cubo di Rubik, sappi che stai tenendo in vita miti nati negli anni '70.
In quegli anni , nei coloratissimi salotti italiani, le radio trasmettevano le ballate di un Claudio Baglioni dalla chioma fluente, successi intramontabili come "il mio canto libero" di Battisti, canzoni dai testi provocatori di Rino Gaetano come la sua celebre " Nuntereggae più" , smielate melodie alla Venditti , Patty Pravo, Fabrizio De Andrè,Renato Zero, Franco Battiato, Giorgio Gaber, Mia Martini, Eugenio Finardi,Cocciante, i Pooh...
E nel resto del mondo?
Negli USA e nel Regno Unito i ragazzi dalle creste colorate e dalle borchie sui jeans ascoltavano il Punk, e tali si definivano. Avevano voglia di urlare che le città in cui vivevano e il sistema che le governava stava loro stretto, e così avevano bisogno di liberarsene; I Sex Pistols, con la loro violenza verbale e musicale, diventarono uno dei maggiori simboli del Punk, immediatamente seguiti dai Ramones e dai Clash.
In ambienti decisamente più tranquilli, si ascoltava uno degli album migliori di sempre :The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd uscì nel 1973 .
All'inizio del decennio I Beatles avevano già cominciato carriere da solisti, ma non si poteva mollare tutto senza un ultimo capitolo. A distanza di un solo anno dal loro ultimo successo "Abbey Road" chiusero la loro carriera in bellezza con "Let It Be",che fu ufficialmente il loro ultimo album.
Ma, ahimè, non a tutti interessava la musica  "colta", quella che si ascolta seduti su una poltrona o stesi sul letto , quella che fa riflettere, quella che insegna, che fa crescere.
Molti preferivano lasciarsi questioni sociali e filosofiche alle spalle , la loro massima preoccupazione era quella di riuscire ad avere la chioma più cotonata possibile , per poterla poi sfoggiare nelle discoteche, dove in quegli anni impazzava appunto la disco-music.
Gli ABBA con "Mamma Mia" fecero ballare milioni di giovani in tutto il mondo, e si contesero la scena con i Bee Gees ( Chi sono i Bee Gees? "Stayin' Alive" dice niente?), i testi erano banali, ma in fondo a chi interessava? L'importante era ballare, era scuotere quelle chiome, muovere quei bacini che reggevano quegli (orrendi n.d.r.) jeans a zampa di elefante.
In quegli anni ,quindi,ci furono svariate scelte musicali seguite da svariati gruppi sociali... e voi, se foste nati in quegli anni, sareste andati in giro a spaccare tutto, sareste rimasti in solitudine nella vostra cameretta a riflettere, o sareste  andati in discoteca con quegli (orrendi n.d.r.) jeans a zampa di elefante?

                                                                                                                         

   Amina Grenci IVD

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