mercoledì 4 gennaio 2012

L'importanza della lettura

I dati della lettura in Italia sono allarmanti. Una recente ricerca ci dice che il 62% degli italiani non legge nemmeno un libro all’ anno. Purtroppo, però, anche i quotidiani non sono cosi gettonati dal popolo italiano: infatti c’è chi li compra solo per portarli sotto braccio, con l’ intenzione di apparire vagamente intellettuale. L’aspetto sorprendente, che anche recenti studi confermano, è che la lettura e lo sviluppo economico vanno di pari passo. Per questo motivo, al Nord Italia, la lettura è più diffusa, invece, nel Meridione è in affanno. E’ indubbio, infatti, che attraverso una promozione culturale delle persone si possa certamente contribuire allo sviluppo economico e sociale della collettività.

Con frequenza, in ogni sede, si dibatte sulla libertà di opinione e sulla libera informazione, però l’ interesse verso un giornale, una rivista o un libro non risulta poi così grande. Non è ammissibile che un giovane della nostra società non conosca i recenti avvenimenti occorsi alla Liguria, i gravi problemi di crisi economica che sta attraversando l’ Europa, in particolare la Grecia e l’ Italia, o i recenti scenari politici nazionali.

La lettura, tuttavia, è anche un piacere. Saper godere di una bella frase, della perfetta eloquenza di uno scrittore, della trama ben progettata di un romanzo E’ un autentico piacere. La lettura stimola i sensi, la memoria, il ricordo, la mente. Leggere ci permette, come sapevano bene Machiavelli e Cartesio, di dialogare con i massimi geni che l'umanità abbia prodotto, di interrogarli senza fretta, per tutto il tempo che vogliamo, sulle questioni che ci stanno più a cuore. Leggere un libro induce il lettore a sviluppare una visione completa della trama, facendo nascere in lui considerazioni, sentimenti, e riflessioni ancora utili alla vita di tutti i giorni.



“Quando leggiamo il nostro io si confonde con le cose, dismette la sua presenza ma se ne riappropria, più arricchito e più innamorato della vita. E’ un mistero che non si spiega e che tiene acceso il desiderio di vivere.” (Eugenio Scalfari )





Giuseppe Mazzella V C

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