giovedì 1 dicembre 2011

Ultimo ma non meno importante

Ho intervistato uno dei ragazzi candidati come rappresentante d’istituto, per saperne un po’ di più sulle sue idee e sul motivo della sua candidatura, per capire quali sono i suoi programmi e ciò che gli piacerebbe cambiare. Gli ho rivolto alcune domande, e ne è emerso che questo è il primo anno che presenta la sua candidatura, e vorrebbe che le sue idee si diffondessero tra i ragazzi che frequentano il liceo. Vorrebbe essere un rappresentante che porta innovazioni e cambiamenti. Lui si chiama Filippo Leonelli, ed è un candidato rappresentante della lista numero 3.
-Come ti chiami e in che classe sei? “Filippo Leonelli, 5° G.”
-In che lista sei? “La mia lista non ha un nome, ma potrebbe essere considerata la lista numero 3.”
-Qual è il motto della tua lista? “Non c’è un motto in particolare, ma c’è una parola chiave: cambiare.”
-Perché dovrebbero votarti come rappresentante d’istituto? “Io penso che non dovrebbero votare me come persona, ma dovrebbero votare i miei ideali, la mia voglia di portare cambiamenti.”
-Se diventassi rappresentante, per cosa ti preoccuperesti di più? “Mi preoccuperei di riformare la figura di rappresentante d’istituto, rendendolo una voce per gli studenti, una sorta di portavoce. Mi preoccuperei dell’ecologia e del risparmio energetico, molto importanti in questo periodo. Darei particolare attenzione all’informazione per tutti gli studenti, infatti mi piacerebbe aprire anche degli sportelli informativi per dare delle opportunità agli studenti per parlare direttamente con le istituzioni. Vorrei anche dare più importanza alle strutture tecnologiche presenti nella scuola.
-Ti piacerebbe rinnovare qualcosa, o lasceresti tutto come l’anno scorso? “Portare innovazioni è comunque difficile, però vorrei rendere funzionali le strutture recentemente create, rendere più efficiente l’accesso alle strutture, soprattutto multimediali. Vorrei aprire una parentesi sul mio ideale di cambiamento: io non mi candido principalmente per essere votato ed eletto, anche se è ovvio che mi piacerebbe diventare rappresentante, ma più che altro mi sono candidato per far capire agli studenti che bisogna tentare, per far cambiare le cose.
Anche se io non verrò eletto, voglio comunque diffondere le mie idee maturate in questi cinque anni che ho frequentato al liceo e che, secondo il mio pensiero, sono utili per quest’ ultimo. Voglio “farmi sentire”, far sentire la mia voce, voglio diffondere le mie idee”.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Chiara D’Urso IIIG

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