giovedì 15 dicembre 2011

Ascea 2011: un'esperienza "massiccia"

Confronto, crescita, divertimento. 825 persone, diverse e unite da un fattore comune: la voglia di sfuggire alla monotonia quotidiana, per dedicarsi all’approfondimento della filosofia attraverso lo svago. 115 studenti del Nostro Istituto hanno potuto vivere tutto questo!
Dal 20 al 23 Ottobre 2011, ad Ascea Marina, si è svolto, come di consuetudine da quattro anni a questa parte, il Festival della Filosofia in Magna Grecia; evento ricco di attività, incontri e laboratori, che riunisce gli studenti del triennio di disparati licei provenienti da tutta Italia.
Tema di quest’edizione, “l’ Alétheia”, lo svelamento: conoscere sé stessi e scoprire le proprie potenzialità.
Che siate dei magnanimi filosofi o normali adolescenti, che abbiate solo voglia di studiare o semplicemente di divertirvi, il Festival soddisfa le volontà di ognuno e si presenta come un importantissimo evento per nutrire, o anche far nascere l’amore per la materia, per il libero pensiero, per la capacità che ognuno possiede di divagare con la propria mente verso idee e concetti sempre più grandi e forti.
Tutto questo viene reso possibile al di fuori delle aule scolastiche e delle pagine di un libro, trasformando quella che per qualcuno può sembrare una comune e noiosa disciplina, che si è obbligati a studiare, in una straordinaria occasione per guardare dentro sé stessi, cercare ciò che si è, riuscire a tirarlo fuori.
Gli incontri del festival sono un invito a non coltivare la filosofia dentro di sé, ma ad applicarla nella vita di tutti i giorni; un'esortazione a non farla diventare mero nozionismo accademico, ma un qualcosa che possa essere fondamentale per plasmare il nostro modo di pensare ed agire in modo da migliorare, a partire dal proprio piccolo, i rapporti sociali e la realtà che ci circonda.
Grazie alle passeggiate filosofiche, ai dialoghi e ai laboratori a cui abbiamo partecipato, abbiamo ricevuto uno stimolo per interrogare noi stessi sulla vera essenza del nostro Essere.

Durante le passeggiate, dei bravissimi attori ci hanno permesso di incontrare Parmenide, Socrate, Zenone, di vederli, di poter ascoltare quello che vogliono trasmettere, seguire i loro pensieri, di assistere a come , tra leggenda e storia, righe di un testo letto o studiato, possano mutarsi in uomini reali che suscitano stupore e curiosità, che parlano, urlano e si muovono concreti davanti ai nostri occhi.
Poi la palla passava a noi durante i laboratori, toccava a noi adesso fare filosofia:
attraverso il teatro, abbiamo potuto afferrare la difficoltà di esprimere un’emozione, un movimento, un suono e riflettere sulla complessità del nostro corpo, delle nostre espressioni, di riuscire a manifestare stupore solo nel vedere un’altra persona, prima guardando dentro e fuori noi stessi per essere capaci di guardare gli altri;
con la danza, invece, abbiamo compreso l’importanza di un gesto, abbiamo imparato ad esprimere emozioni solo con i movimenti, per ottenere equilibrio fra la mente e il corpo;
con le parole le nostre idee assumevano forme e suoni, e si fondevano armoniosamente insieme a creare poesie;
attraverso la pratica dello Yoga abbiamo imparato ad ascoltare noi stessi e gli altri grazie alla sperimentazione di tecniche volte all’osservazione dei nostri stati d’animo e delle nostre emozioni e a rilasciare lo stress fisico, mentale ed emotivo, al fine di esprimere il meglio delle nostre potenzialità;
abbiamo acquisito i rudimenti della musica, del canto ed imparato ad usare strumenti musicali, a conoscerli e ad associare i suoni prodotti ai nostri stati d’animo;
infine, ci siamo svelati e, attraverso la condivisione dei nostri valori, bisogni e desideri abbiamo abbattuto il muro della timidezza e della paura , raggiungendo una maggiore consapevolezza di noi stessi e una migliore comprensione degli altri.
Tutto ciò che abbiamo appreso durante questi tre giorni è stato messo in scena al termine di questa magnifica esperienza durante la manifestazione di chiusura dei Laboratori Filosofici: in un enorme cerchio umano, tutti noi siamo stati spettatori e contemporaneamente protagonisti di uno spettacolo variegato di suoni, danze, parole e poesie, recitazione e yoga ,in una meravigliosa atmosfera di allegria e festa. Insomma, ragazzi, per utilizzare un termine rappresentativo di Ascea 2011, potremmo dire che si è trattata di un’esperienza “massiccia”: indimenticabile ed unica nel suo genere ! Un grande grazie da parte di noi tutti va ai docenti di Filosofia che ci hanno permesso, con la loro disponibilità e voglia di trasmettere l’amore per la Filosofia, di arricchire il nostro bagaglio esperienziale.

Tommaso Vitiello, Orsola Maddaluno

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