Spero che siate abbastanza interessati a tuffarvi nel mio nuovo mondo, perché scoprirete cose mai sentite.
Innanzitutto, la prima sorpresa è la Finlandia in sé. Molti, tra cui anche io prima di arrivare qui, non ne avevano sentito parlare così frequentemente come di altri paesi. Per la sua lontananza e la poca informazione, ci si figura un paese abitato dal nulla, con la neve, gli orsi polari e le foreste come popolazione.
Ragazzi, sono qui per dirvi che la Finlandia è molto di più. Molto di più, tanto che tutte le parole non potrebbero racchiudere come fanno i miei occhi, se non a stento. Quando ci si sente soffocare, quando ci si sente oppressi dalla pesantezza della quotidianità, quando si avverte che c’è qualcosa che non va, si sente anche il bisogno di uscire di casa e “prendere semplicemente una boccata d’aria”. Sembra proprio che io sia arrivata nel posto giusto per prendere la mia boccata d’aria, pura ed incontaminata. La Finlandia è più verde di quanto mi aspettassi. Non solo perché riserva più spazio a foreste e parchi, e non a grandi edifici e grattacieli, ma anche perché le case sembrano costruite per essere adattate alla natura e non viceversa. Per non parlare del cielo, sembrerà una stupidaggine, ma qui è più grande! Infine, chiamatemi pazza, forse l’avete già fatto, ma lo farete di nuovo, eppure vi dico che qui, in Finlandia, AMO ANDARE A SCUOLA!
Sapete, cambiare aula ad ogni ora, la durata delle lezioni di 45 minuti, la mensa, tutte queste cose, all’inizio, mi sembravano molto “all’americana”. Ma poi ho realizzato che forse questa organizzazione è molto più efficace. La scuola significa davvero divertimento qui. Ci si va per apprendere in maniera efficiente e in funzione delle proprie capacità e passioni. Ma non pensate che sia una passeggiata, è comunque impegnativo. Il bello è che lo è in maniera piacevole! Se mai il problema è che i finlandesi sono un po’ pigri o, giustamente, si lamentano come ogni studente farebbe della propria scuola. E a questo punto i miei sospiri dicono: “Ah, ce l’avessimo noi, in Italia, tante possibilità!” e un attimo dopo mi ritrovo a smantellare le fondamenta della scuola per portarla con me, al ritorno. So che non si può, infatti il mio obiettivo è caricarmi in spalla più cose possibili, e cercare di fare poi la differenza. Così quest’esperienza non sarà utile solo per me, ma per tutti. E avrò bevuto fino all’ultima goccia di questo boccale, che si riempie più e più e intanto diventa sempre più grande. Aumentano le cose da raccogliere, cresce anche il dove le metti dopo averle raccolte! Beh, non voglio esaurire tutti gli argomenti. Sarò ancora qui il prossimo mese e spero anche voi sarete lì a leggermi! Se siete incuriositi da qualcosa, sentitevi totalmente liberi di porre questioni, anche stupide! Heippa
Sara Federico
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