Per incamminarsi in maniera rivoluzionaria, da non confondersi con la manifestazione di atti vandalici, sulla strada del miglioramento, occorre intendere quest’ultimo come un dovere, non come un diritto.
Il dialogo riveste un ruolo importante per il raggiungimento del miglioramento, ed è per questo motivo che durante le assemblee d’istituto è fondamentale la partecipazione attiva da parte di tutti. Il progresso si deve alla forza della personalità: l’impegno individuale che, sfociando in quello collettivo, rende possibile il miglioramento dell’istituto che, negli ultimi tempi, incontestabilmente, non presenta motivi di lamentela. Ciò altro non è che il prodotto di un’intensa ed efficace collaborazione tra dirigenza e studenti, mediata con competenza dai rappresentanti d’istituto e del comitato studentesco.
Di solito, è più utile fare i conti con i nostri difetti, ma talvolta è anche piacevole riconoscere i propri meriti, sottolineando l’ impegno e la soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo prefissato. Ovviamente, piccoli problemi persistono, ma in linea di massima l’andamento generale è più che soddisfacente, se non lodevole. Tuttavia, riposare sugli allori è molto pericoloso, poiché comporta il rischio di appisolarsi e di morire nel sonno. Unica nota dolente, in una descrizione tanto idilliaca del nostro amatissimo liceo, è l’invisa conclusione dello scorso torneo natalizio. Per rimediare a tale inconveniente, il collegio dei rappresentanti degli studenti in collaborazione con i docenti interessati, ha concordato lo svolgimento della fatidica finale il mercoledì che precede le vacanze pasquali, promettendo un gioco pulito ed esemplare, all’insegna del fair-play. Lo scopo della scuola come istituzione è l’auto-sviluppo comunitario, ovvero l’approfondimento e la realizzazione della nostra individualità, non tralasciando il contatto con gli altri. Quest’ultimo altro non è che un esempio di come non si smetta mai di migliorare, una volta raggiunto un traguardo, si deve immediatamente puntare alla tappa successiva, affinché si attui la dinamicità insita nel termine miglioramento, caratterizzato da movimento, mobilitazione, non da sterilità e stasi. È fondamentale ricordare che un’idea, per quanto mediocre possa essere, se riesce a generare entusiasmo, sarà più attuabile di una incapace di generare partecipazione ed emozione.
Dunque ,se c’è un modo di fare meglio, trovalo, proponilo, sostienilo.
Valerio Bartolo e Marilena Caneri
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