Patrizia Fiorentino è il suo
nome e ci accoglie in questa calda mattinata nel suo studio con un sorriso
dolce quasi quanto i suoi dolcetti. Prendiamo dalla borsa carta e penna e
iniziamo a conoscere meglio colei che ci aprirà le porte su una nuova era.
Un’era Fiorente.
Nome: Patrizia Fiorentino.
Radice quadrata della vostra
età: (ride)
Te la posso dire direttamente: 54
Segni particolari: Fisici o caratteriali?
D: Come preferisce.
R:Per quanto riguarda il
carattere, sono un po’ precisa nelle mie cose, ci tengo molto ed ho un forte
senso del dovere. Mi piace che tutte le cose funzionino per bene e sono una
persona molto organizzativa, al tempo
stesso però, penso di essere una persona
aperta e cordiale che ama stabilire un rapporto piacevole con le persone.
D:Parliamo di istruzione, che
scuola avete frequentato?
R:
Ho frequentato il liceo classico, e l’istituto universitario Orientale, mi sono
laureata in “Lingue e letterature straniere moderne” nel lontano 1980,
punteggio 110 e lode, non lo diciamo!
D:Afacc’!
D:Afacc’!
D:Come
ha trovato l’ambiente del liceo Salvemini? Ci da le sue prime impressioni?
R:
Sono stata accolta molto bene sia dal corpo docenti, sia dal personale Ata. Ho
purtroppo ancora scarsa
conoscenza
degli alunni, ma quelli che ho incontrato mi hanno accolto altrettanto bene,
quindi sono molto contenta di essere stata accettata, almeno apparentemente.
Sono contenta di essere in questa scuola, così prestigiosa per il nostro
territorio, anche perché sono anch’io di Sorrento. Spero di completare la mia
carriera qui, quindi ho davvero grandi obiettivi per questa scuola.
D:Infatti
si sono visti fin da subito i primi cambiamenti, avete intenzione di apportarne
altri significativi?
R:I
cambiamenti organizzativi nascono sempre e solo per migliorare la scuola, in
favore dell’utenza. Ciò che vorrei cambiare è la concezione di scuola in sé.
Essendo un insegnante di lingua, ho in mente anche modelli non necessariamente
italiani. Sogno una scuola più partecipata, sia da parte di studenti e
genitori, sia da parte delle utenze del territorio.
D:A questo proposito, cosa ne pensa dei tagli scolastici apportati dal governo?
D:A questo proposito, cosa ne pensa dei tagli scolastici apportati dal governo?
R:Come
ogni cosa che ci penalizza, non posso pensarne bene, tuttavia mi rendo conto
che sono talvolta necessari per problemi di natura economica e quindi dobbiamo
necessariamente accettarli. Comunque non ne risentiamo per quanto riguarda la gestione
della scuola in sé.
D:Com’è
il suo rapporto con gli studenti?
R:Amo
molto il rapporto con gli studenti, è fondamentale. Io sono nata docente e
morirò docente. Un dirigente può occuparsi della didattica ed è prima di tutto
un Leader educativo, ma non ha spesso contatti con gli studenti. Io invece lo
cerco molto, cerco di andare nelle classi, per quanto mi è possibile e parlare
con i ragazzi. Questo è l’aspetto del mio lavoro di insegnante che mi manca di
più.
D:Le faremo un elenco di
parole, ci risponda con la prima cosa che le passa per la testa.
D:Scuola.
R:La scuola mi piace, è una
priorità per me.
D:Disciplina.
R:E’ un valore e ne abbiamo
bisogno. Senza regole saremmo allo sbando.
D:Viaggi d’istruzione.
R:Un’occasione di
apprendimento molto valida.
D:Per quanto riguarda il
biennio del linguistico corre voce che non ci sia più possibilità di uno stage
all’estero.
R:Mi cogli totalmente
impreparata. Se c’è una valida occasione e l’assenso dei genitori, non vedo
dove sia il problema. Anzi, io vorrei incentivare le esperienze di studio
all’estero come l’Erasmus Junior, che permette di frequentare per sei mesi una
scuola in un paese straniero.
D:Se vi dicessi
“assemblee di istituto”?
R:E’ un momento fondamentale,
in cui i ragazzi possono rappresentare, confrontarsi ed essere partecipanti
attivi della vita scolastica.
D:Pausa didattica?
R:Sono molto favorevole
all’idea della pausa didattica, è uno strumento utile per il recupero di lacune
in determinate materie.
D:Scioperi?
R:Accetto e riconosco lo
sciopero se nasce come forma di protesta studentesca, con un senso e un
obiettivo concreto, non come perdita di tempo o giorni di scuola.
D:Cosa ne pensa di noi
del “Senza Filtro”?
R:Mi piace moltissimo
l’idea del giornalino, infatti ho cercato di incentivarlo anche nell’altra
scuola dove sono stata dirigente. Magari si potrebbe pensare ad una futura
collaborazione.
D:Il suo motto?
R:”Si vis pacem, para
bellum” , “Se vuoi la pace, preparati alla guerra”. Sono anche alla ricerca di
un motto per il nostro liceo.
D:Un saluto per tutti
gli studenti del Salvemini?
R:Vi auguro un anno pieno
di traguardi raggiunti, di soddisfazioni personali ed anche di divertimento,
insomma di vivere una vita a 360°.
Lia Apreda e Simona Mollo IV L/A
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